La Thales Alenia Space Italia, con finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), sarà responsabile della costruzione della prima “casa stabile” sulla Luna, che sarà situata al polo sud del satellite. Questa casa pionieristica sarà la prima residenza umana su un altro corpo celeste.

La storia di questo successo è il frutto di una collaborazione di oltre 30 anni con la NASA e della visione strategica dell’ASI, che gestisce miliardi di euro di fondi pubblici. La partnership con la NASA risale agli anni 2000, quando l’Italia fornì i moduli Leonardo e Raffaello per la Stazione Spaziale Internazionale. Attualmente, grazie a questa relazione, l’ASI e la Thales Alenia Space stanno costruendo il Lunar Multi-Purpose Habitat, progettato per ospitare due astronauti in missioni fino a 30 giorni.

Questo habitat, sebbene costi quanto un appartamento di lusso nella Central Park Tower, non avrà comfort di lusso. In un cilindro di solo sei metri di lunghezza per tre di larghezza, gli astronauti avranno protezione contro le radiazioni e la polvere lunare abrasiva, oltre a spazio per esperimenti scientifici e alimentazione. Ci sarà anche un bagno, essenziale a causa della gravità lunare, sebbene debole.

Gli ingegneri italiani lavorano fianco a fianco con gli astronauti, utilizzando simulatori di realtà virtuale. Questo processo, noto come “Human in the loop”, viene applicato anche nello sviluppo della stazione spaziale lunare orbitale Gateway, finanziata dall’ASI e prevista per il 2027.

Questo know-how ha posto l’Italia in una posizione di leadership internazionale. Quando si è trattato di scegliere chi costruire il primo habitat lunare permanente, la NASA si è rivolta all’ASI e alla Thales Alenia Space. Il Lunar Habitat potrebbe essere installato sulla Luna all’inizio della prossima decade.

Inoltre, l’Italia ha già fatto un passo significativo sulla Luna, con la collaborazione della NASA. A marzo, la Firefly Aerospace, in collaborazione con l’ASI, ha inviato un modulo al Mare Crisium, con il dispositivo Lugre, sviluppato dall’azienda italiana Qascom, che è stato in grado di captare segnali GPS e Galileo fino alla Luna.

Con questi progressi, l’ASI gestisce il più grande fondo di investimenti in aerospaziale in Italia, che entro il 2027 ammonta a circa 7,2 miliardi di euro, promuovendo innovazioni che spaziano da piccole missioni in orbita terrestre a progetti di esplorazione del Sistema Solare. Inoltre, la Thales Alenia Space Italia ha recentemente vinto una gara negli Stati Uniti per costruire la prima stazione spaziale privata della Axiom, consolidando la leadership italiana nel settore.

Fonte: Italian Tech


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